Emergenza maltempo, danni inestimabili: danneggiate le parti agricole ed industriali della Romagna.
Nella notte tra il 16 ed il 17 maggio, sono 14 i fiumi straripati nella regione ed altri 19 corsi d’acqua hanno superato il livello di allarme in alcune stazioni di rilevamento. Le precipitazioni di 6 mesi In 36 ore. Sono 24 i Comuni inondati, Faenza, Cesena, Forlì e molti altri. In alcune zone, in pochi minuti l’acqua è salita, raggiungendo anche i primi piani delle case. Sommersi alcuni quartieri di Bologna. Stato d’emergenza anche a Rimini. Fermi i treni. Chiuse le autostrade A1 e A14. Garantiti i servizi in Asl e ospedali con i gruppi elettrogeni.
Centinaia di case remote. 14 fiumi straripanti e oltre 250 fra frane e smottamenti sull’Appennino mettono in pericolo centinaia di migliaia di abitanti. I danni sono inestimabili ad agricoltura, infrastrutture produttive e alle abitazioni.
L’emergenza maltempo ha danneggiato una delle zone agricole e industriali più importanti del Centro-Nord: tra cui aree a densità ortofrutticola vigorosa come il Cesenate e distretti industriali come quello delle ceramiche a Faenza.
Sono 5mila le persone che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni. A Bologna, a causa del maltempo, il Comune ha ordinato l’evacuazione dei piani bassi di alcuni edifici vicini al torrente Savena. Sui colli sono chiuse alcune strade a causa di frane. Chiusi altrettanto musei, biblioteche e centri sportivi.
Questa emergenza maltempo ha causato varie inondazioni di aziende e istituzioni nei settori più vari, dalle scuole ai servizi al pubblico. Immaginate ora quanti computer fissi o portatili, sono andati persi o danneggiati in maniera irreparabile. E’ difficile immaginare come nel mondo di oggi, dominato dalla tecnologia, queste aziende ed istituzioni possano tornare attive, avendo perso i loro dispositivi che contenevano e gestivano i dati aziendali. Pensiamo alla perdita causata da questi danni tecnologici, data l’immersione, di questi dispositivi, non solo nell’acqua, ma con l’aggiunta di terra e sabbia, che rendono i dispositivi irrecuperabili.
