Il digital detox aiuta insegnanti e studenti ad affrontare le nuove sfide della scuola
Al mattino prendiamo il telefono per spegnere la sveglia, poi leggiamo i messaggi su whatsapp e le notifiche sui social, apriamo la mail e i quotidiani digitali.
Nel giro di mezz’ora siamo già catapultati nel mondo fuori dalla nostra camera, ancora prima di esserci alzati dal letto.
È un’abitudine che ci dà un piacere momentaneo ma alla lunga contribuisce a farci sentire stanchi, frastornati e stressati già a partire dalle prime ore della giornata.
Il circo e la giocoleria sono state una bellissima esperienza per imparare giocando anche facendo esperienza della paura.
Paura, emozione primaria imprescindibile, che si può superare impegnandosi a trasformare quello che si pensa un pericolo nella normalità. E cosi hanno fanno i 30 bambini e bambine che si sono alternati nelle tre settimane di giugno attraverso giochi volti a stimolare il piacere della scoperta e del divertimento e l’acquisizione di maggiore fiducia in se stessi.
Nel circo esiste una componente ludico-educativa fondamentale che, attraverso il movimento, stimola i partecipanti a conoscere meglio se stessi e gli altri, sviluppando il potenziale di chi lo pratica. Visti in un’ottica di gioco, gli attrezzi circensi possono incuriosire ed incoraggiare chi vi si approccia per la prima volta rendendolo più ricettivo nei confronti delle proprie esigenze e di quelle altrui. Lo svolgimento le necessità di scena fanno in modo che tutti siano accettati e ciò che comunemente viene ritenuto un difetto può trasformarsi in una qualità. Tutti nel circo risultano importanti, accettati e rispettati; in questo ambiente non c’è spazio per fenomeni che si basano sulla differenza ad esempio, il bullismo. Inoltre, rispetto alle discipline sportive, nel circo non si applica alcuna suddivisione di genere e tutti collaborano per raggiungere il fine comune senza competizione.
